Lo Studio Benati offre consulenza ed assistenza alle parti nelle procedure di MEDIAZIONE (obbligatoria, volontaria e demandata dal Giudice) e in quelle di ARBITRATO.
Con orgoglio, quando mi si chiede la professione, rispondo “Mediatore ed Avvocato”!
Mediatore, perché per il sottoscritto questa qualifica rappresenta ed ha rappresentato nell’ultimo decennio una vera e propria professione che è andata a completare la mia formazione giuridica, fornendomi strumenti e capacità che uso quotidianamente nel rapporto con il cliente, con i colleghi, nella gestione del contenzioso e, più in generale, anche nella vita privata. Sì, perché mediare è prima di tutto uno stato d’animo, un modo di essere e di porsi, con se stessi e con il prossimo.
L’attitudine ad ascoltare, la sensibilità di capire momento e situazione, la capacità di cogliere il linguaggio non verbale, di entrare in empatia con le parti sono solo alcuni degli strumenti che il mediatore deve mettere nella “cassetta degli attrezzi” e portare sempre con se. Strumenti che si possono affinare con esperienza e aggiornamento ma, se non posseduti “alla base”, non v’è corso che tenga……..
Ho sempre creduto nelle c.d. A.D.R. (Alternative Dispute Resolution), ossia in tutti quegli strumenti di risoluzione delle controversie alternativi, o meglio, complementari alla giustizia ordinaria. Tra questi, mediazione ed arbitrato rappresentano certamente i più conosciuti ed utilizzati.
Il rapido evolversi della società umana e la necessità di rendere sempre più competitivo il “sistema giustizia”, rendono questi strumenti sempre più attuali, se non addirittura indispensabili a chi voglia approcciarsi alla gestione del contenzioso in modo innovativo ed efficace.
I drammatici eventi che stiamo vivendo, inoltre, hanno ancor più messo a nudo le gravi carenze di un ordinamento giudiziario ormai in stallo e incapace di dare risposte efficienti all’enorme richiesta di giustizia presente nel nostro paese.
Ho quindi deciso di dedicare sempre più tempo e spazio a quella che ormai per me è una passione. Passione che voglio mettere a disposizione e condividere con tutti coloro, aziende o privati, che desiderano affrontare il contenzioso in modo rapido, economico ed efficace, evitando tempi, costi e alea del giudizio ordinario.
Percorso Formativo
Il mio percorso formativo inizia ben prima il D.L. 28/2010 e succ. modifiche (testo normativo fondamentale, che introduce il tentativo obbligatorio di mediazione il molte materie) portandomi prima ad inserirmi nell’elenco dei mediatori dell’O.V.M.F. (Organismo Veronese di Mediazione Forense, ovvero l’Organismo dell’Ordine degli Avvocati di Verona) e poi nell’elenco dei mediatori di Resolutia.
Innumerevoli le mediazioni all’attivo, anche internazionali.
Costanti l’aggiornamento e la formazione.
Mediazione e Balcani
Con l’avv. Maurizio di Rocco (docente presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento di ADR) e con il sostegno della Camera Arbitrale di Venezia, di Resolutia, della Camera di Commercio Italiana in Albania (CCIA) e dell’Ambasciata Italiana di Tirana, è in corso da alcuni anni un progetto volto a promuovere la diffusione e l’utilizzo dei metodi di risoluzione alternativa delle controversie nella gestione del contenzioso tra aziende e imprese italiane ed albanesi.
Molte sono le iniziative intraprese in tal senso, volte sia alla formazione e sensibilizzazione degli operatori del diritto e delle autorità governative albanesi, sia all’attività informativa e promozionale, tramite appositi workshop, nei confronti di privati e aziende attivi nel commercio tra le due sponde dell’Adriatico.
Sempre in quest’ottica, come previsto dal protocollo sottoscritto il 7 febbraio 2018, presso gli uffici della Camera di Commercio Italiana in Albania è possibile depositare le domande ed i documenti necessari per l’avvio di procedure di arbitrato o mediazione presso la Camera arbitrale di Venezia, nonché svolgere le udienze dei procedimenti già avviati, con un notevole risparmio di tempo e di costi rispetto alla giustizia ordinaria.
MEDIAZIONE IN PILLOLE
La MEDIAZIONE è uno dei metodi alternativi di risoluzione delle controversie (detti anche ADR, dall’acronimo Alternative Dispute Resolution).
Si tratta di un procedimento che mira alla risoluzione delle controversie in via alternativa rispetto al giudizio civile ordinario, in tempi molto più rapidi e con costi più contenuti.
La mediazione civile ha lo scopo di far addivenire le parti ad un accordo rispetto ad una controversia insorta fra loro, attraverso la fondamentale opera di un mediatore.
Il mediatore è il soggetto qualificato, neutrale, imparziale e indipendente che assiste le parti nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione della lite.
Il compito principale del mediatore è, dunque, quello di assistere le parti nel confronto, cercando di rimuovere gli ostacoli che impediscono il raggiungimento di una soluzione condivisa.
La mediazione è di tre tipi:
- OBBLIGATORIA, nei casi espressamente previsti dalla Legge (ex art. 5 comma 1 – bis del D. Lgs. n. 10/2010);
- DEMANDATA DAL GIUDICE, ai sensi dell’art. 5 comma 2 del D. Lgs. 10/2010;
- VOLONTARIA, su iniziativa delle parti.
Come avviene la procedura e quali sono i vantaggi?
La procedura viene attivata dalla parte istante che presenta domanda ad un organismo di mediazione, attraverso l’assistenza di un avvocato o, in alcuni casi, anche senza l’ausilio di questa figura.
La segreteria dell’organismo di mediazione nomina un mediatore e organizza un primo incontro fra le parti, trasmettendone invito alla controparte.
Chi riceve l’invito decide se aderire alla procedura e, quindi, partecipare al primo incontro.
Durante questa prima riunione, il mediatore spiega alle parti il funzionamento della procedura e chiede il consenso alla prosecuzione del negoziato.
Qualora le parti non siano d’accordo nella volontà di proseguire la procedura, questa viene chiusa dal mediatore.
Nel caso in cui, invece, le parti decidano di avviare il negoziato, verrà fissato un nuovo incontro per la prosecuzione del confronto.
Negli incontri successivi il mediatore aiuta le parti nell’esame della situazione e nell’analisi dei dettagli, al fine di comporre gli opposti interessi e definire dei vantaggi reciproci.
Nel momento in cui si forma un accordo, viene redatto l’atto di conciliazione, che contiene i termini che ciascuna parte deve adempiere.
Tale accordo ha efficacia immediatamente esecutiva, nel senso che vincola le parti a rispettare le condizioni previste e costituisce titolo esecutivo. I vantaggi di questa procedura sono innumerevoli.
E’ assicurata, ovviamente, la piena riservatezza nel corso di tutto il procedimento, con la garanzia di massima libertà di espressione e di contenuti, che non saranno rivelati all’esterno.
Il procedimento di mediazione può, in teoria, consentire la risoluzione del conflitto in una sola seduta e, in ogni caso, si conclude entro tre mesi dal deposito della domanda della parte istante. Si tratta, quindi, di una procedura caratterizzata da una certa rapidità.
I costi della procedura di mediazione sono piuttosto contenuti; nel caso in cui il primo incontro si concluda con un mancato accordo sulla possibilità di iniziare la procedura, sono previste solo le spese di avvio del procedimento. Se, diversamente, le parti decidono di proseguire saranno già in grado di conoscere le spese della procedura, che sono comprese tra un minimo e un massimo individuati in ragione del valore della controversia.
Inoltre, tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi alla mediazione sono esenti dall’imposta di bollo e l’accordo di mediazione è esente dall’imposta di registro entro il limite di valore di € 50.000,00. E’ anche previsto che alle parti venga riconosciuto un credito di imposta fino a € 500,00 per le spese legate alla procedura.
Si tratta, quindi di una procedura improntata alla economicità.